Sono Giuseppe Mainiero, promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia”.
Sono un commercialista e sono stato componente del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Foggia e Consigliere comunale.
Vivo del mio lavoro, non di politica. E credo che Foggia debba rialzare la testa dopo decenni in cui è stata derubata, maltrattata e calpestata. Anni in cui fiducia e consenso sono diventate armi di ricatto, trasformando i diritti in favori e facendo dilagare incompetenza e malaffare.
In Consiglio comunale sono stato l’unico ed io solo oppositore di Franco Landella, mentre tutti gli altri o erano al suo fianco o facevano finta di non vedere e di non sentire. Ho lottato da solo contro le propotenze del potere, le illegalità, l’arroganza di chi pensava che il Comune fosse una sua proprietà privata.
L’ho fatto approfondendo ogni questione, studiando i documenti, senza avere mai paura di difendere la città con denunce che sono state poi tutte confermate dalla magistratura. E per le quali oggi sono in corso processi nelle Aule di Tribunale.
Dopo gli scandali, gli arresti per corruzione, le indagini per voto di scambio, lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, è tempo di dire “basta”.
È tempo di cambiare, per davvero. Restituendo a Foggia sicurezza, trasporti efficienti, strade pulite ed asfaltate, verde pubblico curato, illuminazione in tutti i quartieri. E, soprattutto, riportando competenza, onestà e legalità al Comune.
Davanti a noi abbiamo un’occasione storica. Forse l’ultima che ci è rimasta.
L’arma nelle nostre mani è il voto. È l’arma piu forte e piu bella per liberare Foggia da chi l’ha umiliata e farla rinascere.
Il Comitato Civico “Resto a Foggia” è nato per questo. Io sono candidato a sindaco per questo.
Per raggiungere l’obiettivo, però, c’è bisogno della vostra passione, della vostra partecipazione e del vostro impegno.
Abbiamo idee, progetti, esperienza amministrativa e qualità per centrare l’obiettivo. Facciamolo insieme. Costruendo finalmente un’altra Foggia.
Crediamoci.