Negli ultimi decenni le politiche ambientali hanno imposto alla nostra comunità la loro assoluta centralità rispetto agli standard di qualità della vita di ciascun cittadino. Imporre un cambiamento radicale su questo fronte è dunque un dovere essenziale. In questo senso sarà istituita una “Consulta ambientale” con le associazioni ambientaliste accreditate, dando vita ad un reale tavolo tecnico di confronto, periodicamente convocato. Fondamentale sarà poi la realizzazione di un vero e proprio “patto etico-ambientale”, con cui ci impegniamo a piantumare un nuovo albero per ogni nuova nascita nei quattro anni successivi l’insediamento della nuova Amministrazione, in modo da prevedere la piantumazione di circa 5000 nuovi alberi al termine del periodo di mandato.
Sempre nell’ambito del potenziamento del patrimonio arboreo cittadino, verranno stabiliti dei canoni di scelta per gli alberi più idonei alle aree destinate (tenendo in considerazione innanzitutto l’assorbimento di CO2 e polveri sottili), ponendo maggiore attenzione alle dimensioni delle conchette di posizionamento, che in molti casi sono sottodimensionate per la loro funzione. Saranno poi installate in almeno altre due posizioni della città paline per il monitoraggio degli inquinanti atmosferici e sarà attuato un maggiore controllo sul sistema di manutenzione del verde pubblico, al fine di evitare episodi di sciatteria presenti in alcuni ambiti, progettando e realizzando nuove Aree verdi con la funzione di raccordo tra i vari ambiti edilizi. E nelle politiche ambientali non potrà non esserci un serio progetto di rivalutazione del bosco dell’Incoronata, con la piena valorizzazione del connesso Parco Regionale ed un pieno ripristino della percorribilità del tratturo Ordona-Lavello – sia da un punto di vista pedonale che ciclabile – attualmente sede di numerose discariche abusive. Inoltre ci attiveremo, d’intesa con la Regione Puglia, affinché si dia attuazione nel più breve tempo possibile all’ottenimento di un finanziamento finalizzato alla bonifica delle già tristemente note discariche di Passo Breccioso. Sugli edifici comunali, laddove possibile, saranno creati impianti fotovoltaici e si darà vita ad “Orti Sociali”, con assegnazione a pensionati e persone o famiglie indigenti, come fattore di mitigazione della inattività e della povertà. Istituendo, a questo scopo, specifici corsi di formazione in agricoltura e in compostaggio domestico. Percorsi formativi ed informativi – da realizzare con una collaborazione tra Comune, associazioni e scuole – che riguarderanno anche l’importanza dell’inquinamento ambientale nell’insorgenza di molti danni alla salute. Passaggi, questi ultimi, evidentemente propedeutici alla concreta applicazione del criterio del “consumo zero” di suolo.