La cultura a Foggia può e deve svolgere una funzione di straordinario rilievo. È sempre stato così e così dovrà tornare ad essere, distinguendo però in modo netto gli spettacoli – comunque importantissimi – dalle politiche culturali, che per loro natura devono abbracciare campi differenti, in un rapporto di piena complementarietà. Basta con la cultura usata come “leva elettorale”, come privilegio per “gli amici degli amici”. Noi istituiremo un Tavolo Permanente della Cultura e dello Spettacolo con operatori del settore, maestranze, associazioni e tutti coloro che vivono il mondo della cultura. Si potranno analizzare tutte le criticità esistenti, con un lavoro di squadra finalizzato a favorire la valorizzazione delle tante esperienze e delle risorse del territorio, non soltanto ad organizzare eventi che ospitino artisti di fama nazionale ed internazionale.
La nostra idea, dunque, è quella di esaltare la funzione dei presidi culturali esistenti e crearne dei nuovi, come ad esempio i “Laboratori culturali di quartiere”, che non saranno solo luoghi fisici in cui i cittadini e le giovani generazioni potranno ritrovarsi, incontrarsi e socializzare, ma anche piccole “case dell’arte” animate dalle stesse maestranze, dagli operatori e da tutti coloro i quali da anni vivono il settore culturale attraverso iniziative ed eventi come incontri, mostre, dibattiti, presentazione di libri e concerti.
Sarà inoltre istituita una Consulta con tutte le associazioni del Terzo Settore che a vario titolo si occupano di cultura, così da recuperare la memoria dei luoghi e renderli fruibili: dall’Ipogeo della Medusa a Masseria Giardino, solo per citarne alcuni. Avviando anche con l’Arcidiocesi una collaborazione finalizzata ad aumentare la fruibilità degli edifici religiosi: Cattedrale, Chiesa delle Croci, Chiesa del Purgatorio, organizzando visite guidate, inserendo stabilmente nel circuito dei luoghi visitabili la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana e la “Sala Fedora” del Teatro “Umberto Giordano”, vera e propria perla del Mezzogiorno d’Italia, all’interno del secondo Teatro più antico del Mezzogiorno, dopo il “San Carlo” di Napoli. E proprio per rendere omaggio adeguatamente a questa risorsa e per darle una funzione di attrattività turistica intendiamo organizzare, con la collaborazione del Conservatorio e delle altre istituzioni musicali, un evento annuale che ricordi la straordinaria figura del compositore Umberto Giordano, favorendo la sua conoscenza e quella della sua musica in ambiti più allargati, utilizzando lo spazio della piazza a lui dedicata. È infine urgente realizzare un recupero strutturale del museo civico, contenitore principe della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici e della nostra identità.